Fibrosi Polmonare Idiopatica


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Chi sono

Sono una persona comune, come tutti……classe 1967, due figli bellissimi di 8 e 11 anni, una moglie meravigliosa, un nucleo famigliare stupendo, una vita piena di soddisfazioni date anche da sacrifici e sicuramente fortuna per ottenerle, tanti amici, un lavoro stupendo.
E come la maggior parte di persone in salute mi consideravo immune da malattie gravi, come tutti esorcizzavo la possibilità di ammalarmi con il classico e inconscio "perché dovrebbe accadere proprio a me... "

Sembra impossibile ma è così, tanto che pochi giorni prima di sapere tutto dissi a mia moglie che ero arrivato al punto di non aver nulla da chiedere in più alla vita e, benché non sia benestante né abbia rendite o capitali e per vivere dobbiamo lavorare in due, se qualcuno mi avesse regalato la schedina con un 6 sicuro avrei potuto anche rinunciare perché non sono mai stato schiavo del denaro e la felicità era quella che già avevo.
E dopo poco tutto crolla, il castello delle fiabe si sgretola inesorabilmente, giorno dopo giorno, esame dopo esame…
Avevo tutto ma stavo per perdere tutto…

Dal mese di ottobre 2007 la mia vita è cambiata.
Ed è stato l’inferno, fino al 1°dicembre 2008.
E dopo solo cose positive nonostante non sua ma non sono ancora "guarito".
E allora perché è cambiato? Cosa è cambiato? Forse sono diventato pazzo? Forse rassegnato?

No, ho trovato le informazioni che cercavo, le speranze di cui avevo bisogno.
Mi si è aperto lo spiraglio della speranza.
Ho vissuto un anno in silenzio nascondendo la malattia ma poi ho capito che invece bisogna parlarne perché si sta meglio, perché essere malati non è una vergogna, perché questa malattia non l’ho cercata e non la posso evitare ma ora posso sfidarla, combatterla e forse vincerla.
Ma non ci sono arrivato da solo, ci sono arrivato grazie a mia moglie che ha avuto la straordinaria forza di reazione che mancava a me, grazie ai medici che ho incontrato, grazie alla solidarietà, vicinanza e forza dei miei famigliari e amici.
Io non ho fatto nulla, ero arrivato al punto di volermi sedere e aspettare………
In queste pagine troverete pochi riferimenti e/o nomi perché, doverosamente e obbligatoriamente devo chiedere ai diretti interessati l’autorizzazione a pubblicarli.
Ho iniziato a scrivere dal letto d’ospedale e ancora tutto è incerto e soprattutto improvviso, come la decisione di creare questo sito a cui avevo già pensato da quando ho capito
il danno della disinformazione e mi ero promesso di farlo dopo l’intervento.
Ma ho deciso di non aspettare…
Perché voglio umilmente sperare di poter essere di aiuto a chiunque ne abbia bisogno, a prescindere dal mio esito finale.
Questa è la speranza, la certezza è la malattia.
Ma il mio motto ora è:
“speranza e ottimismo sono d’obbligo”!!!


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